+ G.M.G. O mio Gesù, fra tremende sofferenze ed amarezze, Sento che il
Tuo Cuore divino mi accarezza, Come una buona madre mi stringi al Tuo
seno, E mi fai gustare fin d'ora ciò che il velo nasconde. O mio Gesù,
in un orribile deserto, fra la desolazione, il mio cuore avverte la
luce del Tuo sguardo, Che nessuna tempesta potrà offuscarmi, E mi dai
la certezza interiore che mi ami molto, o Dio. O mio Gesù, fra tante
miserie della vita, Tu m'illumini come una stella e mi difendi dal
naufragio, E benché la mia miseria sia tanto grande, Confido molto
nella potenza della Tua Misericordia. O Gesù nascosto, durante le molte
lotte dell'ultima ora, L'onnipotenza della Tua grazia scenda nella mia
anima, Affinché appena spirata, io possa contemplarTi Faccia a faccia,
come gli eletti in paradiso. O mio Gesù, circondata da molti pericoli,
Avanzo nella vita con un grido di gioia ed a fronte alta, Perché contro
il Tuo Cuore pieno d'amore, o Gesù, S'infrangono tutti i nemici e si
disperdono le tenebre.
+ O Gesù, nascondimi nella Tua Misericordia e difendimi da tutto ciò
che potrebbe spaventare la mia anima; non sia delusa la fiducia che ho
posto nella Tua Misericordia. Proteggimi con l'onnipotenza della Tua
Misericordia ed inoltre giudicami con benevolenza. Oggi durante la
santa Messa, accanto al mio inginocchiatoio, ho visto il Bambino Gesù
che sembrava avesse circa un anno e mi ha chiesto di prenderlo in
braccio. Quando l'ho preso in braccio, si è stretto al mio cuore ed ha
detto: «Mi trovo bene accanto al tuo cuore». « Benché Tu sia così
piccolo, lo so bene che sei Dio. Perché prendi l'aspetto di un bambino
così piccolino per trattare con me? ». «Perché voglio insegnarti
l'infanzia spirituale. Voglio che tu Sia molto piccola, poiché quando
sei piccolina, ti porto accanto al Mio Cuore, così come tu in questo
momento tieni Me accanto al tuo cuore». In quell'istante rimasi sola,
ma nessuno potrà comprendere i sentimenti della mia anima; ero tutta
immersa in Dio come una spugna gettata nel mare...
+ O mio Gesù, Tu sai che mi sono esposta a più di un rischio per aver
detto la verità. O verità, quanto conculcata talvolta e che cammini
quasi sempre con una corona di spine. O Verità Eterna, sostienimi,
affinché abbia il coraggio di dire la verità, anche se dovessi
suggellarla con la vita. O Gesù, quanto è difficile credere, quando si
vede che l'insegnamento è in un modo ed il comportamento nella vita è
in un altro! Per questo durante gli esercizi spirituali, dopo aver
esaminato a lungo la vita, decisi di fissare fortemente il mio sguardo
su di Te, o Gesù, modello perfettissimo. O eternità, che svelerai tanti
segreti e mostrerai la verità... O Ostia viva, sostienimi in questo
esilio, perché possa seguire fedelmente le orme del Salvatore. Non Ti
chiedo, Signore, di togliermi dalla croce, ma Ti supplico di darmi la
forza di perseverare su di essa. Desidero essere stesa in croce come
Te, o Gesù; desidero tutti i tormenti ed i dolori che hai patito Tu;
desidero bere il callce dell'amarezza fino in fondo.
LA BONTA’ DI DIO.
La Misericordia di Dio nascosto nel SS.mo Sacramento, la voce del
Signore che dal trono della Misericordia ci dice: «Venite a Me tutti».
DIALOGO FRA DIO
MISERICORDIOSO E L’ANIMA PECCATRICE.
Gesù: “
Anima peccatrice,
non aver paura del tuo Salvatore. Io per primo Mi avvicino a te, poiché
so che tu da sola non sei capace di innalzarti fino a Me. Non fuggire,
figliola, dal Padre tuo. Cerca di parlare a tu per tu col tuo Dio
misericordioso, che desidera dirti parole di perdono e colmarti delle
Sue grazie. Oh, quanto Mi è cara la tua anima! Ti tengo scritta sulle
Mie mani. Sei rimasta incisa nella ferita profonda del Mio Cuore”.
- L'anima: “
Signore,
sento la Tua voce che m'invita ad abbandonare la cattiva strada, ma non
ho né la forza né il coraggio”. - Gesù: «
Sono Io la tua forza. Io ti darò
la forza per la lotta». - L'anima: “
Signore, conosco la Tua santità,
ed ho paura di Te”. - Gesù: «
Perché hai paura, figlia Mia, del
Dio della Misericordia? La Mia Santità non M'impedisce di essere
misericordioso con te. Guarda, o anima, che per te ho istituito un
trono di Misericordia sulla terra, e questo trono è il tabernacolo e da
questo trono di Misericordia desidero scendere nel tuo cuore. Guarda,
non Mi sono circondato né da un seguito né da guardie, puoi venire da
Me in ogni momento, in ogni ora del giorno voglio parlare con te e
desidero elargirti le Mie grazie». - L'anima: “
Signore, ho paura che non mi
possa perdonare un così gran numero di peccati, la mia miseria mi
riempie di terrore”. - Gesù: «
La Mia Misericordia è più grande
delle tue miserie e di quelle del mondo intero. Chi ha misurato la Mia
bontà? Per te sono disceso dal cielo in terra, per te Mi sono lasciato
mettere in croce, per te ho permesso che venisse aperto con la lancia
il Mio Sacratissimo Cuore ed ho aperto per te una sorgente di
Misericordia. Vieni ed attingi le grazie da questa sorgente con il
recipiente della fiducia. Non respingerò mai un cuore che si umilia; la
tua miseria verrà sprofondata nell'abisso della Mia Misericordia.
Perché mai dovresti litigare con Me sulla tua miseria? Fammi il
piacere, dammi tutte le tue pene e tutta la tua miseria ed io ti
colmerò con i tesori delle mie grazie». - L'anima: «
Hai vinto, Signore, con la Tua
bontà il mio cuore di pietra. Ecco che m'avvicino con fiducia ed umiltà
al tribunale della Tua Misericordia, assolvimi Tu stesso per mano del
Tuo rappresentante. O Signore, sento che è discesa la grazia e la pace
nella mia povera anima. Sento che la Tua Misericordia, Signore, è
penetrata in me da parte a parte. Mi hai perdonato più di quanto io
osassi sperare, più di quanto fossi in grado di immaginare. La tua
bontà ha superato ogni mio desiderio. Ed ora T'invito nel mio cuore
presa da gratitudine per tante grazie. Ho sbagliato come il figliol
prodigo andando fuori strada, ma Tu non hai cessato di essermi Padre.
Moltiplica con me la Tua Misericordia, poiché vedi quanto sono debole».
- Gesù: «
Figlia, non
parlare più della tua miseria, perché io non la ricordo più. Ascolta,
figlia Mia, quello che desidero dirti: stringiti alle Mie ferite ed
attingi dalla Sorgente della Vita tutto ciò che il tuo cuore può
desiderare. Bevi a piene labbra alla Sorgente della Vita e non verrai
meno durante il viaggio. Fissa lo sguardo allo splendore della Mia
Misericordia e non temere i nemici della tua salvezza. Glorifica la Mia
Misericordia».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L'ANIMA DISPERATA.
- Gesù: « Anima immersa nelle tenebre, non ti
disperare, non è ancora perduto tutto. Parla col tuo Dio, che è l'amore
e la Misericordia in persona ». Ma purtroppo l'anima
rimane sorda al richiamo di Dio e s'immerge in tenebre ancora maggiori.
- Gesù la chiama di nuovo: « Anima, ascolta la
voce di tuo Padre misericordioso ». Nell'anima si sta
preparando una risposta: « Per me non c'è più Misericordia ». Ed essa
precipita in tenebre sempre più fitte, in una specie di disperazione
che le fa pregustare in certo modo l'inferno e la rende completamente
incapace di avvicinarsi a Dio. Gesù per la terza volta parla all'anima,
ma l'anima è sorda e cieca, incomincia a consolidarsi nell'ostinazione
e nella disperazione. Allora incominciano in certo qual modo a
sforzarsi le viscere della Misericordia di Dio e, senza alcuna
cooperazione da parte dell'anima, Iddio le dà l'ultima grazia. Se la
disprezza, Iddio la lascia ormai nello stato in cui essa stessa vuole
stare per l'eternità. Questa grazia scaturisce dal Cuore misericordioso
di Gesù e colpisce l'anima con la sua luce e l'anima incomincia a
comprendere lo sforzo di Dio, ma la conversione dipende da lei. Essa sa
che quella grazia è l'ultima per lei e se mostra un piccolo cenno di
buona volontà - anche il più piccolo - la Misericordia di Dio farà il
resto. - « Qui agisce l'onnipotenza della Mia
Misericordia; felice l'anima che approfitta di quella grazia
». - Gesù: « Che grande gioia riempie il Mio cuore
quando ritorni da Me. Vedo che sei molto debole, perciò ti prendo fra
le Mie braccia e ti porto nella casa del Padre Mio ».
- L'anima è come se si risvegliasse: « È mai possibile che ci
sia ancora Misericordia per me? » domanda piena di spavento.
- Gesù: « Proprio tu, bambina Mia, hai il
diritto esclusivo alla Mia Misericordia. Permetti alla Mia Misericordia
di operare in te, nella tua povera anima, fa' entrare nell'anima i
raggi della grazia, essi vi porteranno luce, calore e vita
».
- L'anima: « Però al solo ricordo dei miei peccati sono presa
dalla paura e questa paura tremenda mi spinge a dubitare della Tua
bontà ».
- Gesù: « Sappi, o anima, che tutti i tuoi
peccati non Mi hanno ferito così dolorosamente il cuore come la tua
attuale sfiducia. Dopo tanti sforzi del Mio amore e della Mia
Misericordia, non ti fidi della Mia bontà ».
- L'anima: « O Signore, salvami Tu, altrimenti perisco. Sii il
mio Salvatore. O Signore, non sono capace di dire altro, il mio povero
cuore è a pezzi, ma Tu, Signore... ». Gesù non permette all'anima di
terminare la frase, ma la solleva da terra, dall'abisso della sua
miseria e in un attimo l'introduce nella dimora del proprio Cuore,
mentre tutti i peccati sono scomparsi in un batter d'occhio, un fuoco
d'amore li ha distrutti.
- Gesù: « Eccoti, o anima, tutti i tesori del
Mio Cuore, prendi tutto quello che ti serve ».
- L'anima: « O Signore, mi sento inondata dalla tua grazia,
sento che è entrata in me una vita nuova, ma soprattutto sento il Tuo
amore nel mio cuore; questo mi basta. O Signore, glorificherò
l'onnipotenza della Tua Misericordia per tutta l'eternità. Incoraggiata
dalla Tua bontà, Ti esprimerò tutto il dolore del mio cuore ».
- Gesù: « Dì tutto, bambina Mia, senza alcuna
riserva, poiché ti ascolta un Cuore che ti ama, il Cuore del tuo
migliore amico ».
-L'anima: « Signore, ora vedo tutta la mia ingratitudine e la
Tua bontà. Tu m'inseguivi con la Tua grazia e io rendevo vani tutti i
Tuoi sforzi; vedo che mi spettava il fondo stesso dell'inferno per aver
sperperato le tue grazie ».
- Gesù interrompe le parole dell'anima e dice: « Non
rivangare la tua miseria, sei troppo debole per parlare, guarda
piuttosto il Mio Cuore pieno di bontà, assorbi i Miei sentimenti e
procura di acquistare la mitezza e l'umiltà. Sii misericordiosa con gli
altri, come Io lo sono con te e quando ti accorgi che le tue forze
diventano deboli, vieni alla sorgente della Misericordia e rafforza la
tua anima e non verrai meno lungo il tuo cammino ».
- L'anima: « Ormai comprendo la Tua Misericordia, che mi
ripara come una nube luminosa e mi conduce alla casa del Padre mio,
salvandomi dall'orribile inferno che avrei meritato non una, ma mille
volte. O Signore, non sarà sufficiente per me l'eternità, per esaltare
degnamente la Tua sconfinata Misericordia e la compassione che hai
avuto per me ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L'ANIMA CHE SOFFRE.
- Gesù: « O anima, ti vedo tanto sofferente,
vedo che non hai nemmeno le forze per parlare con Me. Ecco che ti
parlerò Io, o anima. Anche se le tue sofferenze fossero le più grandi,
non perdere la serenità dello spirito e non lasciarti vincere dallo
sconforto. Però dimmi, bambina Mia, chi ha osato ferire il tuo cuore?
RaccontaMi tutto, raccontaMi tutto, sii sincera nel trattare con Me.
SvelaMi tutte le ferite del tuo cuore, Io le guarirò e la tua
sofferenza diverrà la fonte della tua santificazione ».
- L'anima: « Signore, le mie sofferenze sono così grandi,
diverse e durano da così lungo tempo, che lo sconforto si è impadronito
di me ».
- Gesù: « Bambina Mia, non bisogna lasciarsi
prendere dallo sconforto. So che confidi in Me illimitatamente, so che
conosci la Mia bontà e Misericordia, perciò potremmo parlare
dettagliatamente di tutto ciò che ti pesa maggiormente sul cuore
».
- L'anima: « Sono tante e diverse le cose che ho, che non sodi
che cosa parlare prima e come dire tutto questo ».
- Gesù: « Parlalai con semplicità, come si
parla fra due amici. Su, dimmi un po', bambina Mia, che cos'è che ti
frena sulla strada della santità? ».
- L'anima: « La mancanza di salute mi frena sulla strada della
santità, non posso adempire i miei doveri ed eccomi qua, sono proprio
una nullità. Non posso mortificarmi, fare un digiuno rigoroso, come
hanno fatto i santi, inoltre non credono che io sia malata ed alla
sofferenza fisica si aggiunge quella morale e da ciò derivano molte
umiliazioni. Vedi bene, Gesù, come si può diventar santa in tali
condizioni? ».
- Gesù: « Piccola, è vero, tutto ciò è
sofferenza, ma per il cielo non c'è altra strada, all'infuori della
strada della croce. Io Stesso l'ho percorsa per primo. Sappi che è la
strada più corta e la più sicura ».
- L'anima: « Signore, ecco ancora un altro impedimento ed un
ostacolo sulla strada della santità. Mi perseguitano perché Ti sono
fedele e per questo motivo mi fanno soffrire ».
- Gesù: « Sappi che siccome non sei di questo
mondo, il mondo ti odia. Ha perseguitato prima Me. Questa persecuzione
è il segno che segui fedelmente le Mie orme ».
- L'anima: « Signore, un'altra cosa che mi dà sconforto è il
fatto che le mie sofferenze interiori non le comprendono né i superiori
né il confessore. Le tenebre hanno offuscato la mia mente e, in tali
condizioni, come andare avanti? Ecco, tutto ciò in qualche modo
contribuisce a scoraggiarmi e penso che le vette della santità non sono
per me ».
- Gesù: « Ecco, bambina Mia, questa volta Mi
hai detto molte cose. Lo so che è una grande sofferenza non essere
capiti e per di più da coloro che amiamo e verso i quali la nostra
sincerità è grande. Ti basti questo però, che Io comprendo tutte le tue
pene e le tue miserie. Gioisco per la profonda fede che hai, nonostante
tutto, nei Miei rappresentanti, ma sappi che gli uomini non possono
capire totalmente un'anima, poiché ciò è al di sopra delle loro
possibilità. Per questo sono restato sulla terra Io stesso, per
confortare il tuo cuore addolorato e rafforzare la tua anima, affinché
non venga meno lungo il cammino. Tu dici che grandi tenebre coprono la
tua mente ed allora perché in quei momenti non vieni da Me, che sono la
luce e in un istante posso infondere nella tua anima tanta luce e
comprensione della santità che non potrai attingere da nessun libro e
che nessun confessore è in grado d'insegnare, illuminando così
un'anima? Sappi inoltre che queste tenebre, di cui ti lamenti, le ho
sperimentate prima Io per te nell'Orto degli Ulivi. La Mia anima è
stata oppressa da una tristezza mortale e a te do una piccola parte di
quelle sofferenze, e questo per l'amore particolare che ho verso di te
e per l'alto grado di santità che ti destino in cielo. L'anima che
soffre è la più vicina al Mio Cuore ».
- L'anima: « Ancora una cosa, Signore. Cosa fare quando vengo
disprezzata e respinta dalla gente e specialmente da coloro sui quali
avevo diritto di contare e ciò nei momenti di maggior necessità? ».
- Gesù: « Bambina Mia, fai il proposito di non
contare mai sugli uomini. Farai molte cose, se ti affiderai
completamente alla Mia volontà e dirai: Avvenga di me non come voglio
io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi che queste parole, dette
dal profondo del cuore, portano l'anima in un attimo sulle vette della
santità. Per una tale anima ho una speciale predilezione, un'anima del
genere Mi rende una grande gloria e riempie il cielo col profumo delle
sue virtù. Sappi anche che la forza che hai per sopportare le
sofferenze, la devi alla santa Comunione frequente, perciò va spesso a
quella fonte di Misericordia ed attingi col recipiente della fiducia
tutto ciò che ti serve ».
- L'anima: « Ti ringrazio, Signore, per la tua inconcepibile
bontà, per esserTi degnato di rimanere con noi in questo esilio, dove
dimori con noi come Dio di Misericordia e diffondi attorno a te lo
splendore della tua compassione e bontà. Alla luce dei Tuoi raggi di
Misericordia ho conosciuto quanto mi ami ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L'ANIMA CHE TENDE VERSO LA
PERFEZIONE.
- Gesù: « Mi sono graditi i tuoi sforzi, o anima che tendi
alla perfezione, ma perché ti vedo così spesso triste ed abbattuta?
Dimmi, bambina Mia, che significa questa tristezza e quale ne è la
causa? ».
- L'anima: « La causa della mia tristezza, Signore, proviene
dal fatto che, nonostante i miei propositi sinceri, cado continuamente
e sempre negli stessi difetti. La mattina faccio i propositi, e la sera
vedo quanto sono andata lontano da tali propositi ».
- Gesù: « Vedi, bambina Mia, quello che sei per
te stessa. La causa delle tue cadute dipende dal fatto che conti troppo
su te stessa e ti appoggi troppo poco su di Me. Ma questo non deve
rattristarti eccessivamente, hai a che fare con un Dio misericordioso;
la tua miseria non Lo esaurisce, del resto non ho limitato il numero
delle volte in cui posso perdonarti ».
- L'anima: « Si, conosco tutto ciò, ma mi assalgono grandi
tentazioni e vari dubbi sorgono in me ed inoltre tutto mi irrita e mi
scoraggia ».
- Gesù: « Sappi, bambina Mia, che l'ostacolo
più grande alla santità è lo scoraggiamento e l'inquietudine
ingiustificata, che ti toglie la possibilità di esercitarti nelle
virtù. Tutte le tentazioni messe assieme non dovrebbero turbarti la
pace interiore nemmeno per un istante e l'irritabilità e lo
scoraggiamento sono frutto del tuo amor proprio. Non devi scoraggiarti,
ma cercare di far regnare il Mio amore al posto del tuo amor proprio.
Perciò fiducia, bambina Mia, non devi scoraggiarti, ma venire a
chiedere il perdono a Me, dato che Io sono sempre disposto a
perdonarti. Ogni volta che Me lo chiedi, esalti la Mia Misericordia ».
- L'anima: «Io conosco ciò che è più perfetto e ciò che a Te
piace di più, ma incontro grandi ostacoli nell'eseguire ciò che
conosco».
- Gesù: « Bambina Mia, la vita su questa terra
è una lotta ed una grande lotta per il Mio regno, ma non temere, non
sei sola. Io ti sostengo sempre, quindi appoggiati al Mio braccio e
combatti senza aver paura di nulla. Prendi il recipiente della fiducia
ed attingi alla sorgente della vita, non solo per te, ma pensa anche
alle altre anime, e specialmente a quelle che non hanno fiducia nella
mia bontà ».
- L'anima: « Signore, sento che il mio cuore si riempie del
Tuo amore, che i raggi della Tua Misericordia e del Tuo amore sono
penetrati nella mia anima. Eccomi, Signore, che vengo per rispondere
alla Tua chiamata. Ecco, vado alla conquista delle anime, sostenuta
dalla Tua grazia; sono pronta a seguirTi, Signore non solo sul Tabor,
ma anche sul Calvario. Voglio condurre le anime alla sorgente della Tua
Misericordia, affinché su tutte le anime si rifletta lo splendore dei
Tuoi raggi misericordiosi e si riempia la casa del Padre. E quando il
nemico comincerà a lanciare i suoi proiettili contro di me, mi riparerò
dietro lo scudo della Tua Misericordia ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L'ANIMA PERFETTA.
- L'anima: « O mio Signore e Maestro, desidero parlare un po
con te ».
- Gesù: « Parla, figliola cara che ti ascolto
in ogni momento e ti attendo sempre. Di che cosa desideri parlare con
Me? ».
- L'anima: « Signore, prima di tutto effondo il mio cuore ai
Tuoi piedi, come profumo di riconoscenza per tante grazie e benefici,
di cui mi colmi continuamente e che, se anche lo volessi, non sarei in
grado di elencare. Ricorderò soltanto che non c'è stato un solo momento
nella mia vita in cui non abbia sperimentato la Tua protezione e la Tua
bontà ».
- Gesù: « Ho piacere di parlare con te e la
riconoscenza che hai espresso ti apre nuovi tesori di grazie, ma
bambina Mia, invece di parlare così in generale, vogliamo scendere ai
particolari su ciò che ti sta maggiormente a cuore? Parleremo
confidenzialmente, sinceramente, come due cuori che si amano
reciprocamente ».
- L'anima: « O mio Signore misericordioso, ci sono segreti nel
mio cuore, dei quali nessuno sa né saprà nulla eccetto Te, poiché anche
se li volessi svelare, nessuno mi comprenderebbe. Ne conosce qualche
cosa il Tuo rappresentante; dato che mi confesso da lui, ma solo in
quanto io sono in grado di svelare questi segreti. Il resto, Signore,
rimane fra di noi per l'eternità! Mi hai coperto col manto della Tua
Misericordia, perdonandomi sempre i peccati. Non mi hai rifiutato il
Tuo perdono nemmeno una volta, ma avendo compassione di me, mi hai dato
sempre una vita nuova, la vita della grazia. Ed affinché non avessi
dubbi in nulla, mi hai affidato all'amorevole assistenza della Tua
Chiesa, di questa vera tenera madre, che a nome Tuo mi assicura sulle
verità della fede e vigila perché non cada in errore. E specialmente
nel tribunale della Tua Misericordia la mia anima esperimenta tutto un
mare di benevolenza. Agli angeli caduti non hai dato il tempo di fare
penitenza, non hai prolungato per loro il tempo della Misericordia. O
mio Signore, hai posto sulla strada della mia vita dei santi sacerdoti,
che mi indicano il cammino sicuro. O Gesù, c'è ancora un segreto nella
mia vita, il più profondo ed il più caro per me: sei Tu stesso sotto le
specie del pane, quando vieni nel mio cuore. Qui c'è tutto il mistero
della mia santità. Qui il mio cuore unito al Tuo diviene una cosa sola,
qui non esiste più alcun mistero, poiché tutto quello che è Tuo è mio,
e quello che è mio è Tuo. Ecco l'onnipotenza ed il miracolo della Tua
Misericordia. Anche se fossero unite insieme tutte le lingue, umane ed
angeliche, non si troverebbero parole a sufficienza per esaltare questo
mistero d'amore e della Tua insondabile Misericordia. Quando considero
questo mistero d'amore, il mio cuore cade in una nuova estasi d'amore e
ti parlo di tutto, Signore, tacendo, poiché il linguaggio d'amore è
senza parole, ma non perde un solo palpito del mio cuore. O Signore,
nonostante che Tu Ti sia grandemente abbassato, la Tua grandezza è
molto aumentata nella mia anima e per questo si è risvegliato nella mia
anima un amore ancora più grande verso di Te, unico oggetto del mio
amore. E la vita d'amore e d'unione si manifesta all'esterno con una
perfetta purezza e una profonda umiltà, una soave mitezza ed un grande
fervore per la salvezza delle anime. O mio dolcissimo Signore, Tu vegli
su di me in ogni istante e mi mandi l'ispirazione sul modo di
comportarmi in un dato caso, quando il mio cuore è incerto fra una cosa
o l'altra. Tu stesso più d'una volta sei intervenuto a risolvere
questioni. Ah, quante innumerevoli volte, con una illuminazione
istantanea, mi hai fatto conoscere quello che preferivi! Quanti segreti
perdoni, di cui nessuno sa nulla! Quante volte hai riversato forza e
coraggio nella mia anima, perché andasse avanti. Tu stesso hai rimosso
le difficoltà dal mio cammino, intervenendo direttamente nella vicenda
umana. O Gesù, tutto quello che Ti ho detto è una pallida ombra di
fronte alla realtà che c'è nel mio cuore. O mio Gesù, quanto desidero
la conversione dei peccatori! Tu sai quello che faccio per loro, per
conquistarli a Te. Mi addolora enormemente ogni offesa fatta a Te. Tu
vedi che non risparmio né forza né salute né vita in difesa del Tuo
regno. Sebbene i miei sforzi non siano avvertibili su questa terra, non
di meno hanno valore ai Tuoi occhi. O Gesù, desidero condurre le anime
alla sorgente della Tua Misericordia affinché attingano con il
recipiente della fiducia l'acqua vivificante della vita. Quando
un'anima desidera per sé una maggiore Misericordia di Dio, si avvicini
a Lui con grande fiducia, e se la sua fiducia in Dio sarà senza limiti,
anche la divina Misericordia sarà per lei senza limiti. O mio Signore,
che conosci ogni battito del mio cuore, Tu sai quanto ardentemente
desidero che tutti i cuori battano esclusivamente per Te, affinché ogni
anima esalti la grandezza della Tua Misericordia ».
- Gesù: « Mia cara figliola, delizia del Mio
cuore, la tua conversazione per Me è più piacevole e gradita del canto
degli angeli. Per te sono aperti tutti i tesori del Mio Cuore. Prendi
da questo Cuore ciò che serve per te e per il mondo intero. Per il tuo
amore ritiro le giuste punizioni che l'umanità aveva meritato. Un solo
atto di puro amore verso di Me, Mi è più gradito che migliaia di inni
di anime imperfette. Un tuo solo sospiro d'amore Mi ricompensa per
molti insulti di cui Mi coprono gli empi. La tua più piccola azione,
cioè un atto di virtù, ha ai Miei occhi un valore smisurato, e questo
per il grande amore che hai per Me. In un'anima che vive esclusivamente
del Mio amore, Io regno come in cielo. Il Mio occhio veglia su di lei
giorno e notte e trovo in essa il Mio compiacimento ed ho l'orecchio
teso alle sue suppliche ed al più piccolo fremito del suo cuore e
spesso prevengo le sue richieste. O figlia da Me particolarmente amata,
pupilla del Mio occhio, riposa un momento accanto al Mio Cuore ed
assapora quell'amore di cui ti delizierai per tutta l'eternità. Ma,
figlia, ancora non sei nella patria, perciò va', fortificata dalla Mia
grazia e combatti per il Mio regno nelle anime umane, combatti come
figlia dei Re e ricordati che i giorni dell'esilio passeranno presto e
con essi la possibilità di acquistare meriti per il cielo. Figlia Mia,
da te Mi aspetto un gran numero di anime, che glorificheranno la Mia
Misericordia per tutta l'eternità. Figlia Mia, per rispondere
degnamente alla Mia chiamata, riceviMi ogni giorno nella santa
Comunione: essa ti darà la forza... ».
-L'anima: Gesù, non lasciarmi sola nella sofferenza; Tu, Signore, sai
quanto sono debole, sono un abisso di miseria, sono il nulla stesso.
Perciò che c'è di strano se mi lasci sola e cado? Sono come un
lattante, Signore, non so cavarmela da sola, però nonostante ogni
abbandono, ho fiducia anche in contrasto coi miei sentimenti; ho
fiducia e mi trasformo tutta in fiducia, talvolta, nonostante quello
che sento in contrario dentro di me. Non diminuire affatto le mie pene,
ma dammi la forza di sopportane. Fa' di me quello che vuoi, o Signore,
dammi solo la grazia di saperTi amare in ogni caso e in ogni
circostanza. Non ridurre, Signore, il calice dell'amarezza, ma dammi la
forza di berlo fino all'ultima goccia. O Signore, talvolta m'innazzl
fino allo splendore delle visioni e poi mi sprofondi di nuovo in una
notte buia e nell'abisso del mio nulla e l'anima si sente quasi sola
nel mezzo di un gran deserto... Tuttavia al di sopra di tutto confido
in Te, o Gesù, poiché sei immutabile. La mia disposizione d'animo è
mutevole, Tu invece sei sempre lo stesso, pieno di Misericordia.
O Gesù, fonte della vita, santificami! Mia forza, fortificami! O mio
Capo supremo, combatti per me! Unica luce della mia anima, illuminami!
Mio Maestro, guidami! Mi affido a Te come un lattante all'amore della
propria mamma. Anche se tutto congiurasse contro di me ed anche se
venisse a mancarmi la terra sotto i piedi, rimarrei tranquilla accanto
al Tuo Cuore. Tu sei per me la più tenera delle madri e sorpassi tutte
le madri. Ti canterò il mio dolore col silenzio e Tu mi comprenderai
oltre ogni mio modo di esprimermi...
+ Oggi il Signore è venuto a farmi visita e mi ha detto: «
Figlia Mia, non aver paura di
quello che potrà accaderti, non ti darò prove al di sopra delle tue
forze. Conosci la potenza della Mia grazia, questo ti basti».
Dopo queste parole il Signore mi ha fatto comprendere in modo più
approfondito l'azione della Sua grazia. Prima della santa Comunione
Gesù mi ha fatto conoscere che non dovevo assolutamente dare ascolto
nel parlare con una certa suora, perché non Gli piace la sua scaltrezza
e la sua astuzia. «Figlia Mia, non far conoscere a quella persona né le
tue idee né la tua opinione». Ho chiesto perdono al Signore per quello
che non Gli piace in quell'anima e L'ho scongiurato di sostenermi con
la Sua grazia nel momento in cui verrà di nuovo a parlare con me.
Quella persona mi aveva domandato molte cose alle quali avevo risposto
con tutto l'affetto di sorella e, per dimostrarle che parlavo
sinceramente, le avevo detto alcune cose sperimentate personalmente da
me, ma le intenzioni di quell'anima erano diverse dalle parole che
aveva sulle labbra..
+ O mio Gesù, dai momento in cui mi sono data completamente a Te, non
penso affatto a me stessa. Puoi fare di me quello che Ti piace. Io
penso soltanto ad una cosa, cioè a quello che Ti piace di più, con che
cosa, Signore, posso farTi piacere. Sto in ascolto ed attenta ad ogni
occasione, non curandomi che all'esterno venga in tal caso giudicata
diversamente...
15.1.1938. Oggi quando è venuta a trovarmi quella stessa suora, per la
quale sono stata ammonita dal Signore, mi sono preparata spiritualmente
per la lotta. Benché la cosa mi sia costata molto, non mi sono
allontanata nemmeno di un capello dalla raccomandazione divina.
Tuttavia, quando stava già per passare un'ora di tempo e quella suora
non pensava ad andarsene, ho invocato interiormente l'aiuto di Gesù.
All'improvviso ho udito una voce nell'anima: «
Non temere, ti guardo in questo
momento e ti vengo in aiuto. Ti mando subito due suore, che verranno a
farti visita ed allora ti sarà facile continuare la conversazione».
Ed in quello stesso istante entrarono due suore e la conversazione
allora divenne molto facile, ma si protrasse ancora per mezz’ora. Oh,
com'è bene durante una conversazione invocare l'aiuto di Gesù! Oh,
com'è bene nei momenti di tranquillità impetrare per sé le grazie
attuali! Ho una gran paura di simili conversazioni apparentemente
confidenziali; in casi analoghi occorre avere molta luce da parte di
Dio per poter conversare con profitto per quell'anima e per noi. Dio
concede il Suo aiuto, ma bisogna domandarglielo; nessuno confidi
eccessivamente su se stesso.
17.1.1938. Oggi fin dalla mattina la mia anima si trova nelle tenebre.
Non riesco ad elevarmi fino a Gesù, mi sento quasi abbandonata da Lui.
Non mi rivolgerò alle creature per ottenere luce, poiché so che esse
non possono illuminarmi, se Gesù intende mantenermi nelle tenebre. Mi
sottometto alla Sua santa volontà e soffro, ma la lotta assume un
aspetto sempre maggiore. Durante i vespri ho voluto unirmi con la
preghiera alle consorelle. Quando mi sono trasferita col pensiero in
cappella, il mio spirito è sprofondato in tenebre ancora più fitte.
Sentivo disgusto per ogni cosa. All'improvviso sento la voce di satana:
«Guarda come è tutto contraddittorio ciò che ti dà Gesù: ti ordina di
fondare un convento e ti manda la malattia; ti ordina di interessarti
della festa della Misericordia ed una festa del genere il mondo non la
vuole. Perché preghi per questa festa? Questa festa è così
inopportuna». L'anima mia tace e prega con un atto della volontà, senza
entrare in colloquio con lo spirito delle tenebre. Tuttavia
s'impadronisce di me un disgusto così strano della vita, che debbo fare
un grande sforzo della volontà per poterla accettare... E sento di
nuovo le parole del tentatore: «Domani, dopo la santa Comunione, chiedi
di morire. Dio ti ascolterà. Infatti ti ha ascoltato tante volte e ti
ha dato quello che Gli avevi chiesto». Taccio e prego con un atto della
volontà, anzi mi sottometto a Dio, pregandoLo interiormente che non mi
abbandoni in questo momento.
Sono già le undici di sera, tutte le suore dormono ormai nelle loro
celle, solo la mia anima combatte e con grande impegno. Il tentatore mi
dice ancora: « Perché t'interessano le altre anime? Tu devi pregare
solo per te stessa. I peccatori si convertiranno senza le tue
preghiere. Vedo che soffri molto in questo momento, ti do un consiglio
dal quale dipenderà la tua felicità: non parlare mai della divina
Misericordia, e specialmente non incitare i peccatori alla fiducia
nella divina Misericordia, poiché a loro spetta una giusta punizione.
La seconda cosa è la più importante, non parlare di quello che avviene
nella tua anima coi confessori e specialmente a quel Padre
straordinario e a quel prete di Wilno. Io li conosco, so chi sono,
perciò voglio metterti in guardia da loro. Guarda che per essere una
buona suora è sufficiente vivere come tutte le altre. Perché esporti a
tante difficoltà? ». Io continuo a tacere e con un atto della volontà
persevero tutta in Dio, sebbene mi sfugga dal cuore un lamento. Il
tentatore finalmente se ne andò e io sfinita mi addormentai
immediatamente. La mattina, subito dopo la santa Comunione, entrai
nella mia cella e, cadendo in ginocchio, rinnovai l'atto di
sottomissione in tutto alla santissima volontà di Dio.
Ti prego, Gesù, dammi la forza per lottare, avvenga di me secondo la
Tua SS.ma volontà. La mia anima si è innamorata della Tua SS.ma
volontà. In quel momento vidi Gesù che mi disse: «
Sono contento di quello che fai e
continua a stare tranquilla se fai sempre tutto quello che è in tuo
potere per quest'opera della Misericordia. Abbi la massima sincerità
col confessore. Satana, dalla tentazione che ti ha teso, non ha avuto
alcun profitto, poiché non ti sei messa a conversare con lui. Continua
così. Oggi Mi hai reso un grande onore lottando così fedelmente.
Perseveri e si rafforzi il tuo cuore nella convinzione che Io sono
sempre con te, anche se nel momento della lotta tu non Mi senti...».
Oggi l'amore di Dio mi trasporta in un altro mondo. Sono immersa
nell'amore, amo e sento che sono amata e sto vivendo questo in piena
consapevolezza. La mia anima annega nel Signore, e conosce la grande
maestà di Dio e la propria piccolezza e tale conoscenza aumenta la mia
felicità... Questa consapevolezza è tanto viva nella mia anima, tanto
forte e nello stesso tempo tanto dolce.
+ Dato che ora non posso dormire di notte neppure un po' perché i
dolori non me lo permettono, visito tutte le chiese e cappelle e,
sebbene per poco tempo, adoro il SS.mo Sacramento. Quando torno nella
mia cappella, prego per certi sacerdoti che annunciano e diffondono la
Misericordia di Dio. Prego anche per le intenzioni del Santo Padre e
per impetrare la Misericordia di Dio per i peccatori. Queste sono le
mie notti.
20.1.38. Non
striscio mai davanti a nessuno. Non sopporto le adulazioni, e l'umiltà
è solo verità; nella vera umiltà non c'è servilismo. Benché mi
consideri la più piccola di tutto il convento, d'altra parte sono lieta
della dignità di sposa di Gesù... Poco importa se qualche volta sento
dire che sono superba, poiché so bene che i giudizi degli uomini non
riescono a scorgere i motivi delle azioni. Quando all'inizio della mia
vita religiosa, subito dopo il noviziato, cominciai ad esercitarmi in
modo particolare nell'umiltà, non mi bastavano le sole umiliazioni che
Dio mi mandava, ma le cercavo io stessa e in un fervore esagerato mi
mostravo talvolta ai superiori quale non ero in realtà e non avevo
neppure un'idea di tali miserie. Dopo poco però Gesù mi fece conoscere
che l'umiltà è soltanto verità. Da quel momento mutai il mio punto di
vista seguendo fedelmente la luce di Gesù. Compresi che se un'anima sta
con Gesù, Egli non le permette di sbagliare.
+ Signore, Tu sai che fin dalla mia giovinezza ho sempre cercato la Tua
volontà e, conosciutala, ho cercato di metterla in pratica. Il mio
cuore era abituato alle ispirazioni dello Spirito Santo, al quale sono
fedele. Anche in mezzo al più grande frastuono riuscivo ad udire la
voce di Dio; so sempre quello che avviene nel mio intimo.. M'impegno
per la santità, poiché con essa sarò utile alla Chiesa. Faccio sforzi
continui nelle virtù. Procuro di imitare fedelmente Gesù e questa serie
di atti di virtù quotidiani, silenziosi, nascosti, quasi
impercettibili, ma eseguiti con tanto amore, li depongo nel tesoro
della Chiesa di Dio a comune vantaggio delle anime. Sento interiormente
come se avessi la responsabilità di tutte le anime: sento chiaramente
che vivo non solo per me, ma per tutta la Chiesa...
+ O Dio incomprensibile, il mio cuore si strugge dalla gioia, poiché
m'hai permesso di penetrare i misteri della Tua Misericordia. Tutto ha
inizio dalla Tua Misericordia, e tutto termina nella Tua
Misericordia... Ogni grazia deriva dalla Misericordia e l'ultima ora è
piena di Misericordia per noi. Nessuno dubiti della bontà di Dio, anche
se i suoi peccati fossero neri come la notte, la Misericordia di Dio è
più forte della nostra miseria. Una sola cosa è necessaria, che il
peccatore apra almeno un po' le porte del suo cuore ai raggi della
divina Misericordia: Dio farà il resto. Ma infelice quell'anima che
perfino nell'ultima ora ha tenuto chiusa la porta alla Misericordia di
Dio! Sono state queste anime che hanno immerso Gesù nell'Orto degli
Ulivi in una tristezza mortale. Ciò nonostante dal Suo Cuore
compassionevolissimo scaturì la divina Misericordia.
21.1.38. Gesù,
sarebbe veramente tremendo soffrire se non ci fossi Tu, ma proprio Tu,
o Gesù disteso in croce, mi dai forza e sei sempre accanto all'anima
che soffre. Le creature abbandonano l'uomo che soffre, ma Tu, Signore,
sei fedele... Capita spesso durante la malattia come con Giobbe
nell'Antico Testamento. Finché uno cammina e lavora, va tutto bene e
liscio, ma se Dio manda una malattia, gli amici cominciano a diminuire.
Però ci sono. S'interessano dei nostri patimenti e così via; ma se
Iddio ci manda una lunga malattia, poco alla volta cominciano ad
abbandonarci anche questi amici fedeli. Ci vengono a visitare più di
rado e spesso le loro visite ci procurano sofferenza. Invece di
confortarci, ci rinfacciano varie cose che ci fanno soffrire molto e
così l'anima, come Giobbe, rimane sola, ma per fortuna non è sola, dato
che c'è con lei Gesù Ostia. Dopo aver assaporato le predette sofferenze
ed aver passato tutta la notte nell'amarezza, quando al mattino il
cappellano mi portò la santa Comunione, dovetti frenarmi con la forza
della volontà, per non gridare a piena voce: “Ti saluto, vero ed unico
Amico! “.
La santa Comunione mi dà la forza per affrontare la sofferenza e la
lotta. Voglio dire ancora una cosa che ho sperimentato io stessa.
Quando Dio non manda né la morte, né la salute e questo dura degli
anni, le persone attorno vi si abituano e considerano il malato come se
non fosse tale. Allora incomincia la catena di un silenzioso martirio.
Dio solo sa quanti sacrifici Gli offre quell'anima. Una sera che mi
sentivo così male che non sapevo come raggiungere la cella, incontrai
la suora Assistente che stava dicendo ad una delle suore direttrici di
andare in portineria per una commissione. Appena mi vide disse alla
stessa: « Sorella, non va più lei, andrà Suor Faustina, dato che piove
forte ». Risposi: « Va bene ». Andai e sbrigai la commissione, ma Dio
solo ne sa qualcosa. Questa è soltanto una di tante frasi analoghe.
Qualche volta sembra proprio che una suora del secondo coro sia di
sasso, ma anch'essa è una creatura umana, ha un cuore e dei
sentimenti.'In casi del genere Dio stesso viene in aiuto, altrimenti
l'anima non riuscirebbe a sopportare tali croci, di cui non ho scritto
ancora nulla e non ho intenzione di scriverne adesso, ma ne scriverò
quando avrò l'ispirazione... Oggi durante la santa Messa ho visto Gesù
sofferente, come se agonizzasse in croce, il quale mi ha detto: «
Figlia Mia, medita spesso sulle
Mie sofferenze che ho subito per te, e quello che tu soffri per Me non
ti sembrerà eccessivo. Mi fai molto piacere quando mediti sulla Mia
dolorosa Passione. Unisci le tue piccole sofferenze alla Mia dolorosa
Passione, affinché acquistino un valore infinito davanti alla Mia Maestà».
+ Oggi Gesù mi ha detto: «
Mi
chiami spesso Maestro. Ciò è gradito al Mio cuore, ma non dimenticare,
alunna Mia, che sei alunna di un Maestro Crocifisso. Questa sola parola
ti basti. Tu sai ciò che è racchiuso nella croce».
+ Ho conosciuto che nella pazienza è nascosta la potenza più grande.
Vedo che la pazienza conduce sempre alla vittoria, benché non subito,
ma tale vittoria arriva dopo anni. La pazienza va assieme alla mitezza.
Ho passato tutta la notte nella prigione sotterranea con Gesù. Era una
notte di adorazione. Le suore pregavano in cappella. Io mi sono unita a
loro in ispirito, perché la mancanza di salute non mi ha permesso di
andare in cappella. Per tutta la notte però non sono riuscita ad
addormentarmi, perciò l'ho passata nella prigione sotterranea con Gesù.
Gesù mi ha fatto conoscere le sofferenze che vi ha patito. Il mondo le
conoscerà il giorno del giudizio. «
Figlia
Mia, dì alle anime che dò loro come difesa la Mia Misericordia.
Combatto per loro Io solo e sopporto la giusta collera del Padre Mio».
“Figlia Mia, dì che la
festa della Mia Misericordia è uscita dalle Mie viscere a conforto del
mondo intero”. O Gesù, mia pace e mio riposo, Ti prego per
questa suora, illuminala, in modo che cambi interiormente, sostienila
potentemente con la Tua grazia, affinché anche lei possa giungere alla
perfezione...
Oggi prima della santa Comunione il Signore mi ha detto: «
Figlia Mia, oggi parla con la
Superiora apertamente della Mia Misericordia, poiché essa fra le
Superiore è stata quella che ha partecipato maggiormente a diffonderla».
In realtà nei pomeriggio è venuta la Madre ed abbiamo parlato di
quest'opera di Dio. La Madre mi ha detto che le immaginette non erano
venute molto bene e che ne vendevano poche. «Ma io stessa, ha aggiunto,
ne ho preso un bel po' e le distribuisco dove ritengo opportuno e
faccio quello che posso perché si diffonda l'opera della Misericordia».
Quando se ne fu andata, il Signore mi ha fatto conoscere quanto Gli è
cara quell'anima. Oggi il Signore mi ha detto: «
Ho aperto il Mio Cuore come una
viva sorgente di Misericordia, tutte le anime vi attingano la vita, si
avvicinino con grande fiducia a questo mare di Misericordia. I
peccatori otterranno la giustificazione ed i giusti verranno rafforzati
nel bene. A colui che avrà posto la sua fiducia nella Mia Misericordia,
nell'ora della morte colmerò l'anima con la Mia pace divina».
Il Signore mi ha detto: «
Figlia
Mia, non desistere dal diffondere la Mia Misericordia, con ciò
procurerai refrigerio al Mio Cuore, che arde del fuoco della
compassione per i peccatori. Dì ai Miei sacerdoti che i peccatori
induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno
della Mia sconfinata Misericordia e della compassione che ho per loro
nel Mio Cuore. Ai sacerdoti che proclameranno ed esalteranno la Mia
Misericordia, darò una forza meravigliosa, unzione alle loro parole e
commuoverò i cuori ai quali parleranno». La vita comune è
pesante per se stessa, ma è doppiamente pesante vivere a stretto
contatto con anime superbe. O Dio, concedimi una fede più profonda, in
modo che riesca sempre a scorgere in ogni suora la Tua santa immagine,
scolpita nella sua anima... Amore eterno, fiamma pura, ardi
incessantemente nel mio cuore e divinizza tutto il mio essere in forza
della Tua eterna predilezione, per la quale mi hai dato l'esistenza,
chiamandomi a partecipare alla Tua eterna felicità. O Signore
misericordioso, mi hai colmata di questi doni unicamente per la Tua
Misericordia. Vedendo che tutto quello che ho mi è stato dato
gratuitamente, nell'umiltà più profonda adoro la Tua bontà
inconcepibile. Signore, lo stupore m'inonda il cuore al pensiero che
Tu, Signore assoluto, non hai bisogno di nessuno e tuttavia per puro
amore Ti abbassi a questo modo fino a noi. Non finisco mai di stupirmi
quando il Signore entra in rapporti di intimità così stretta con una
sua creatura; anche qui è evidente la Sua insondabile bontà. Incomincio
sempre questa meditazione e non riesco mai a terminarla, poiché il mio
spirito s'immerge totalmente in Lui. Che delizia amare con tutte le
forze della propria anima ed essere a sua volta amata ancora di più,
sentire tutto questo e viverlo nella piena consapevolezza del proprio
essere! Non ci sono parole per esprimerlo.
25.1.38. O
mio Gesù, quanto sei buono e paziente! Talvolta ci guardi proprio come
dei bambini. Certe volte Ti preghiamo e non sappiamo nemmeno noi per
che cosa ed alla fine della preghiera, quando ci dai quello che abbiamo
chiesto, non vogliamo accettarlo. Un giorno venne da me una certa suora
e mi chiese di pregare e mi disse che non poteva più resistere se la
situazione continuava così. « Preghi, sorella ». Risposi che l'avrei
fatto. Incominciai una novena alla divina Misericordia e venni a sapere
che Dio le avrebbe concesso la grazia, ma lei dopo averla ottenuta
sarebbe stata nuovamente insoddisfatta. Tuttavia continuai a pregare
come mi aveva chiesto. Il giorno dopo rivenne la stessa suora. Appena
iniziò il discorso, si mise a parlare della stessa cosa. Le dissi: «
Lei sa, sorella, che non dobbiamo costringere il Signore Dio con la
preghiera a darci quello che vogliamo noi, ma dobbiamo piuttosto
sottometterci alla Sua santa volontà ». A lei però sembrava che quanto
chiedeva fosse indispensabile. Verso la fine della novena tornò di
nuovo quella suora e mi disse: « Gesù mi ha concesso la grazia, ma...
ma adesso la penso diversamente. Sorella, preghi, perché torni di nuovo
com'era prima». Le risposi: « Si, pregherò, ma perché lei faccia la
volontà di Dio e non quello che vuole lei... Misericordiosissimo Cuore
di Gesù, difendici dalla giusta ira di Dio!
+ Una certa suora mi perseguita di continuo unicamente per il fatto che
Dio ha rapporti così stretti con me. A lei sembra che tutto ciò sia una
finzione da parte mia. Quando ritiene che io abbia commesso qualche
mancanza, dice: « Hanno le visioni e commettono colpe di questo genere!
». Ne ha parlato in giro alle altre suore con un'interpretazione sempre
sfavorevole; diffonde prevalentemente l’opinione che si tratti di una
mezza pazza. Un giorno mi diede fastidio che quella goccia
d'intelligenza umana indagasse a quel modo sui doni di Dio. Dopo la
santa Comunione pregni perché Iddio la illuminasse. Conobbi tuttavia
che quell'anima, se non cambia la sua disposizione interiore, non
giungerà alla perfezione.
+ Quando mi lamentai con Gesù per una certa persona: «
Gesù, come può quella persona
emettere un simile giudizio anche sull'intenzione? ». Il
Signore mi rispose: «
Non
ti meravigliare di questo. Quell'anima non conosce nemmeno se stessa,
come può emettere un giudizio equilibrato su un'altra anima?».
Oggi ho visto Padre Andrasz che pregava. Ho conosciuto che intercedeva
presso Dio anche per me. Il Signore qualche volta mi fa conoscere chi
prega per me. Mi sono ritirata un po' nell'ombra, come se quest'opera
di Dio non m'interessasse. In questo momento non ne parlo, ma con tutta
l'anima sono immersa nella preghiera e supplico Dio che si degni di
affrettare questo grande dono, cioè la festa della Misericordia e vedo
che Gesù opera e dà Egli stesso le indicazioni su come condurla a
termine. Nulla avviene per caso. Oggi ho detto a Gesù: «
Vedi quante difficoltà prima che
credano che sei Tu stesso l'autore di quest'opera? Ed anche adesso non
tutti ci credono ancora ». «
Sta' tranquilla, bambina Mia,
nulla può opporsi alla Mia volontà. Nonostante le mormorazioni e
l'avversione delle suore, la Mia volontà si compirà in te in tutta la
sua estensione, fino all'ultimo desiderio e determinazione. Non
rattristarti per questo. Anch'io sono Stato la pietra dello scandalo
per alcune anime...».
+ Gesù si è lamentato per il gran dolore che gli procura l'infedeltà
delle anime elette: «
Ed
ancora di più ferisce il Mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la
caduta. Se non avessero sperimentato la bontà del Mio Cuore, ciò Mi
addolorerebbe di meno». Ho visto la collera di Dio sospesa
sulla Polonia. Ed ora vedo che, se Iddio colpisse il nostro paese coi
più grandi castighi, ciò sarebbe ancora una grande Misericordia da
parte Sua, poiché per delitti così gravi potrebbe punirci con la rovina
eterna. Rimasi terrorizzata quando il Signore scostò appena un poco il
velo. Ora vedo chiaramente che le anime elette sostengono l'esistenza
del mondo, fino a quando la misura sarà colma...
+ Ho visto l'impegno nella preghiera di un certo sacerdote. La sua
preghiera era simile alla preghiera di Gesù nell'Orto. Oh, se quel
sacerdote sapesse quanto è stata gradita al Signore quella
preghiera!... O Gesù, mi chiudo nel Tuo misericordiosissimo Cuore, come
in una fortezza inespugnabile, per difendermi dai proiettili dei
nemici. Oggi sono stata accanto ad una certa persona che agonizzava,
stava morendo dalle parti della nostra famiglia. L'ho sostenuta con la
preghiera. Dopo un po' ho sentito dolore alle mani, ai piedi ed al
fianco per un breve momento...
27.1.38.
Oggi durante l'ora santa Gesù si è lamentato con me per l'ingratitudine
delle anime. «
In cambio
dei benefici ottengo ingratitudine, in cambio dell'amore ottengo
dimenticanza ed indifferenza. Il Mio cuore non può sopportarlo».
A questo punto nel mio cuore si è acceso un amore così forte verso Gesù
che mentre mi offrivo per le anime ingrate, in un istante mi sono
immersa completamente in Lui. Quando sono rientrata in me, il Signore
mi ha fatto assaporare una piccola parte di quell'ingratitudine che
inondava il Suo Cuore. Quest'esperienza è durata un tempo breve. Oggi
ho detto al Signore: «
Quando
mi prenderai con Te? Io mi sono già sentita così male che ho atteso la
Tua venuta con tanta nostalgia». Gesù mi ha risposto: «
Sii sempre pronta, ma ormai non
ti lascerò più a lungo in questo esilio. Deve compiersi in te la Mia
santa volontà». «
O
Signore, se la Tua santa volontà non si è ancora completamente
adempiuta su di me, eccomi sono pronta a tutto ciò che Tu vuoi, o
Signore. O mio Gesù, mi meraviglio soltanto per il fatto che Tu mi fai
conoscere tanti segreti, ma l'ora della mia morte non vuoi rivelarmela ».
Ed il Signore ha risposto: «
Sta'
tranquilla, te la farò conoscere, ma non ora». «
Ah, mio Signore, Ti chiedo
perdono per aver voluto saperlo. Tu sai bene perché, poiché Tu conosci
il mio cuore pieno di nostalgia, che anela ardentemente a Te. Tu sai
che non vorrei morire nemmeno un istante prima, ma solo quando Tu hai
stabilito fin dall'eternità». Gesù ha ascoltato con
singolare benevolenza le mie confidenze. [Qui metà della pagina è
bianca].
28.1.38. Oggi il Signore mi ha detto: «
Figlia Mia,
scrivi queste parole: «Tutte
le anime che adoreranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il
culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia,
queste anime nell'ora della morte non avranno paura. La Mia
Misericordia le proteggerà in quell'ultima lotta... Figlia Mia, esorta
le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di
questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno. Se la
reciteranno peccatori incalliti, colmerò di pace la loro anima, e l'ora
della loro morte sarà serena. Scrivi questo per le anime afflitte:
quando l'anima vede e riconosce la gravità dei suoi peccati, quando si
svela ai suoi occhi tutto l'abisso di miseria in cui è precipitata, non
si disperi, ma si getti con fiducia nelle braccia della Mia
Misericordia, come un bambino fra le braccia della madre teneramente
amata. Queste anime hanno la precedenza nel Mio Cuore compassionevole,
esse hanno la precedenza nella Mia Misericordia. Proclama che
nessun'anima, che ha invocato la Mia Misericordia, è rimasta delusa né
confusa. Ho una predilezione particolare per l'anima che ha fiducia
nella Mia bontà. Scrivi che quando verrà recitata la coroncina vicino
agli agonizzanti, Mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non
come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso». In
quel momento il Signore mi fece conoscere quanto è geloso del mio
cuore. «
Anche fra le tue
consorelle ti sentirai sola, ebbene sappi che desidero che ti unisca
più strettamente a Me. A Me interessa ogni battito del tuo cuore; ogni
palpito del tuo amore si ripercuote nel Mio Cuore; sono assetato del
tuo amore». «
Si,
o Gesù, ma anche il mio cuore non saprebbe vivere senza di Te, poiché
pur se mi venisse offerto il cuore di tutte le creature, esse non
appagherebbero i profondi desideri del mio cuore ». Questa
sera il Signore mi ha detto: «
Affidati
completamente a Me nell'ora della morte e io ti presenterò al Padre Mio
come Mia sposa. Adesso ti raccomando di unire ai Miei meriti le tue
azioni anche le più piccole ed allora il Padre Mio le guarderà con
amore come se fossero Mie... Non cambiare l'esame particolare che ti ho
dato tramite Padre Andrasz, quello cioè di unirti continuamente a Me;
questo è quanto oggi esigo chiaramente da te. Sii come una bambina di
fronte ai Miei rappresentanti, poiché Io prendo in prestito la loro
bocca per parlare a te, in modo che tu non abbia dubbi di alcun genere».
La mia salute è migliorata un po'; oggi sono scesa in refettorio ed in
cappella. Non posso ancora riprendere il mio lavoro e resto in cella a
lavorare con la spoletta. Questo lavoro mi attrae enormemente, ma mi
stanco egualmente, anche se è un lavoretto così leggero. Vedo che le
mie forze si sono molto indebolite. Non ho momenti di ozio, poiché ogni
istante della mia vita è assorbito dalla preghiera, dalla sofferenza e
dal lavoro. Se non posso adorare Dio in un modo, lo faccio in un altro
e se Dio mi concedesse la vita una seconda volta, non so se saprei
utilizzarla meglio... Il Signore mi ha detto: «
Mi diletto del tuo amore; il tuo
amore sincero è così gradito al Mio Cuore, come il profumo di un
bocciolo di rosa nelle prime ore del mattino, quando il sole non gli ha
ancora prosciugato la rugiada. La freschezza del tuo cuore Mi
affascina, per cui Mi unisco a te così intimamente, come con nessun
altra creatura...». Oggi ho visto gli sforzi di quel
sacerdote per la causa di Dio. Il suo cuore comincia ad assaporare
quello di cui era ricolmo il Cuore Divino durante la vita terrena, per
gli sforzi, l'ingratitudine... Ma il suo zelo per la gloria di Dio è
grande.
30.1.1938.
Ritiro spirituale di un giorno. Durante la meditazione il Signore mi ha
fatto conoscere che, finché il cuore mi batterà in petto, dovrò sempre
impegnarmi perché il regno di Dio si diffonda sulla terra. Debbo
lottare per la gloria del mio Creatore. So che darò a Dio la gloria che
attende da me, se cercherò di cooperare fedelmente con la Sua grazia.
Desidero vivere in spirito di fede, accetto tutto quello che mi capita
come mandato dall'amorevole volontà di Dio, che desidera sinceramente
la mia felicità. Accetterò quindi tutto quello che Iddio mi manderà con
sottomissione e gratitudine, non badando alla voce della natura né ai
suggerimenti dell'amor proprio. Prima di iniziare un azione di una
certa importanza rifletterò un momento, per vedere che rapporto ha con
la vita eterna, qual è il motivo principale per cui viene intrapresa,
se la gloria di Dio, se un qualche vantaggio per la mia anima od il
bene di altre anime. Se il cuore mi risponderà che è così, allora sarò
inflessibile nell'eseguire quella data azione senza badare ad alcun
ostacolo, ad alcun sacrificio. Non mi farò distogliere dallo scopo che
mi sono prefissa, mi basta soltanto sapere che è gradito a Dio. Al
contrario se conoscerò che determinate azioni non hanno nulla in comune
con quanto detto sopra, procurerò di elevarle a sfere più alte mediante
una buona intenzione. Se poi conoscerò che qualche cosa proviene
dall'amor proprio, la sopprimerò sul nascere stesso. Nei momenti di
dubbio non agirò, ma cercherò con cura chiarimenti presso ecclesiastici
e specialmente presso il mio direttore spirituale. Non giustificarsi di
fronte ai rimproveri e alle osservazioni fatte da chiunque, se non nel
caso in cui venissi direttamente interrogata per dare testimonianza
alla verità. Ascoltare con grande pazienza le confidenze degli altri,
accoglierne le sofferenze, sostenendoli nel morale ed immergere le
proprie sofferenze nel Cuore compassionevolissimo di Gesù. Non uscire
mai dagli abissi della Sua Misericordia ed introdurvi il mondo intero.
Durante la meditazione sulla morte ho pregato il Signore, perché si
degni di far penetrare nel mio cuore gli stessi sentimenti che avrò nel
momento della morte. E la grazia divina mi ha risposto interiormente
che, avendo fatto quanto era nelle mie possibilità, potevo stare
tranquilla. In quel momento si risvegliò in me tanta gratitudine verso
il Signore che dalla gioia scoppiai a piangere come una bambina... Mi
preparai a ricevere la santa Comunione il mattino dopo come viatico e
recitai per me le preghiere degli agonizzanti. Ad un tratto udii queste
parole: «
Come sei unita a
Me in vita, così sarai unita al momento della morte». Dopo
queste parole si risvegliò nella mia anima una fiducia così grande
nella divina Misericordia che, anche se avessi sulla coscienza i
peccati del mondo intero ed i peccati di tutte le anime dannate,
nonostante ciò non dubiterei della bontà di Dio, ma senza pensarci mi
getterei nell'abisso della divina Misericordia, che è sempre aperto per
noi e col cuore a pezzi sprofondato nella polvere, mi getterei ai piedi
del Signore e mi abbandonerei completamente alla Sua santa volontà, che
è la Misericordia personificata. O mio Gesù, vita della mia anima, vita
mia, mio Salvatore, mio dolcissimo Sposo, e nello stesso tempo mio
Giudice, Tu sai che nell'ultima ora non farò affidamento su nessun mio
merito, ma unicamente sulla Tua Misericordia. Ecco che fin d'ora
m'immergo nella voragine della Tua Misericordia, che è sempre aperta
per ogni anima. O mio Gesù, io ho un unico compito in vita, in morte e
per tutta l'eternità ed è quello di adorare la tua insondabile
Misericordia. Nessuna mente, né di angeli né di uomini riuscirà mai a
scandagliare i misteri della Tua Misericordia. Gli angeli rimangono
stupiti di fronte al mistero della Tua Misericordia, ma non riescono a
comprenderlo. Tutto ciò che è uscito dalle mani del Creatore è
racchiuso in un mistero inconcepibile, cioè nelle viscere della Sua
Misericordia. Quando considero ciò, il mio spirito vien meno, per la
gioia il cuore mi si scioglie. O Gesù, attraverso il tuo pietosissimo
Cuore come attraverso un cristallo, sono giunti a noi i raggi della
Divina Misericordia.
1.II.38.
Oggi mi sento un po' peggio in salute, tuttavia partecipo ancora alla
vita comune di tutta la Congregazione. Faccio però grandi sforzi che tu
solo, o Gesù, conosci. Oggi in refettorio pensavo di non poter
resistere per tutto il pranzo. Ogni volta che prendo cibo, avverto
dolori tremendi. Una settimana fa è venuta a farmi visita la Madre
Superiora e mi ha detto: «A lei, sorella, si attacca ogni malattia
perché ha l'organismo debole, ma non è colpa sua. Se un'altra suora
soffrisse dello stesso male, sicuramente camminerebbe; lei invece deve
rimanere a letto». Queste parole non mi diedero fastidio, ma con dei
malati gravi è meglio non fare paragoni simili, dato che il loro calice
è già pieno abbastanza. Inoltre quando le suore vanno a trovare le
ammalate, non domandino ogni volta nei particolari che cosa fa male e
come fa male, poiché ripetere continuamente ad ogni suora le stesse
cose stanca enormemente, specialmente quando talora capita di doverlo
fare diverse volte al giorno.
Quando entrai per un momento in cappella, il Signore mi fece conoscere
che fra le anime che sceglie ne ha alcune elette in modo particolare,
che chiama ad una santità superiore, ad un'unione eccezionale con Sé.
Sono anime serafiche, dalle quali Iddio esige che Lo amino più delle
altre anime, benché vivano tutte nello stesso convento; talvolta però
questo amore più intenso lo esige da una sola anima. Quest'anima
comprende la chiamata, poiché Iddio gliela fa conoscere interiormente,
però può seguirla e può anche non seguirla. Dipende dall'anima
rispondere alla chiamata dello Spirito Santo oppure opporsi allo stesso
Spirito Santo. Ho saputo che c'è un luogo in purgatorio, dove le anime
espiano di fronte a Dio per colpe di questo genere. Questa fra le varie
pene è la più dura. L'anima segnata in modo particolare da Dio si
distinguerà ovunque, in paradiso, in purgatorio e all'inferno. In
paradiso si distingue dalle altre anime per una gloria maggiore, per lo
splendore e per una più profonda conoscenza di Dio. In purgatorio per
una sofferenza più acuta, poiché conosce più a fondo e desidera più
violentemente Iddio. All'inferno soffrirà più delle altre anime perché
conosce meglio Colui che ha perduto. Il sigillo dell'amore esclusivo di
Dio che è in lei non si cancella. O Gesù, mantienimi nel Tuo santo
timore, in modo che non sprechi le grazie. Aiutami ad essere fedele
alle ispirazioni dello Spirito Santo, permetti che mi si spezzi il
cuore per amore verso di Te, piuttosto che tralasci un solo atto di
quest'amore.
2.II.38. Le
tenebre dell'anima. Oggi è festa della Madonna e nella mia anima c'è
tanto buio. il Signore si è nascosto, e io sono sola, completamente
sola. La mia mente è così offuscata che all'intorno vedo solo fantasmi,
nemmeno uno spiraglio di luce mi entra nell'anima, non riesco a capire
me stessa né coloro che mi parlano. Tentazioni terribili contro la
santa fede mi stanno opprimendo. O mio Gesù, salvami. Non riesco a dire
di più. Non posso fare una descrizione particolareggiata, perché temo
che qualcuno leggendo rimanga scandalizzato. Sono sbalordita che ad
un'anima possano capitare tribolazioni di questo genere. O uragano, che
ne fai della barchetta del mio cuore? Questa tempesta è durata un
giorno intero ed una notte. Quando è venuta da me la Madre Superiora e
mi ha chiesto: « Sorella, non vorrebbe approfittare per confessarsi,
dato che c'è Padre Andrasz? », le ho risposto di no. Mi sembrava che né
il Padre m'avrebbe potuto capire, né io sarei riuscita a confessarmi.
Ho passato tutta la notte con Gesù nel Getsemani. Un continuo gemito di
dolore usciva dal mio petto. Sarà più leggera l'agonia naturale, poiché
in quel caso si agonizza e si muore, mentre qui uno agonizza senza
poter morire. O Gesù, non credevo che esistessero sofferenze di questo
genere. il nulla, ecco la realtà. O Gesù, salvami. Credo in Te con
tutto il cuore, ho visto tante volte lo splendore del Tuo Volto e
adesso dove sei, Signore?... Credo, credo ed ancora una volta credo in
Te, unico Dio nella SS.ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo e a
tutte le verità che la Tua santa Chiesa mi propone a credere...
Tuttavia le tenebre non scompaiono ed il mio spirito sprofonda in
un'agonia ancora peggiore. A un dato momento fui presa da un'angoscia
così straziante, che ora mi meraviglio io stessa di non aver esalato
l'ultimo respiro, ma fu un momento breve. All'improvviso vidi Gesù. Dal
suo Cuore uscivano i due noti raggi che m'investirono in pieno. In
quello stesso istante scomparve ogni mia angoscia. «Figlia Mia - mi
disse il Signore - sappi che quanto ora hai passato è ciò che sei da te
stessa, e solo in forza della Mia grazia partecipi alla vita eterna ed
a tutti i doni che generosamente ti concedo». E da queste parole del
Signore ho avuto la vera conoscenza di me stessa. Gesù mi dà un
insegnamento di profonda umiltà e nello stesso tempo di completa
fiducia in Lui. Il mio cuore è ridotto in cenere, in polvere e se anche
tutta la gente mi calpestasse, lo considererei ancora una grazia. Sento
e sono così profondamente convinta di essere una nullità, che le vere
umiliazioni saranno un refrigerio per me.
3.II.38. Oggi
dopo la santa Comunione, Gesù mi ha dato nuovamente alcune indicazioni:
«
Primo: non lottare da
sola contro la tentazione, ma rivelarla subito al confessore ed allora
la tentazione perderà tutta la sua forza. Secondo: in queste prove non
perdere la calma, vivi alla Mia presenza, chiedi l'aiuto della Madre
Mia e dei Santi. Terzo: abbi la certezza che io ti guardo e ti
sostengo. Quarto: non temere né le lotte spirituali né alcuna
tentazione, poiché Io ti sostengo, purché tu voglia lottare, sappi che
la vittoria sarà sempre dalla tua parte. Quinto: sappi che con una
lotta intrepida Mi fai un grande onore e metti da parte meriti per te;
la tentazione ti offre la possibilità di mostrarMi la tua fedeltà. Ed
ora ti dirò la cosa più importante per te: una sincerità senza limiti
col tuo direttore spirituale. Se non approfitterai di questa grazia
secondo le Mie indicazioni, te lo porterò via ed allora rimarrai sola
con te stessa e ti ritorneranno tutti i tormenti spirituali che ben
conosci. Non Mi piace che non approfitti dell'occasione quando puoi
incontrarlo e parlare con lui. Sappi che è una Mia grazia grande, se do
ad un'anima un direttore spirituale. Molte anime Me lo chiedono, e non
a tutte concedo questa grazia. Dal momento che te l'ho dato come
direttore spirituale, l'ho fornito di nuovi lumi, affinché possa
facilmente conoscere e comprendere la tua anima...». O mio
Gesù, o mia unica Misericordia, permettimi di vedere la contentezza sul
Tuo Volto, come segno di riconciliazione con me, poiché il mio cuore
non sopporta la Tua serietà; se la prolungherai ancora un momento, mi
si spezzerà dal dolore. Vedi che sono già ridotta in polvere. In quello
stesso istante mi vidi come in un palazzo e Gesù mi diede la mano e mi
sistemò accanto a Sé e disse amabilmente: «
Mia sposa, Mi piaci sempre per
l'umiltà. La più grande miseria non M'impedisce di unirMi all'anima, ma
dove c'è la superbia, Io non ci sono». Quando rientrai in
me, esaminai tutto quello che era avvenuto nel mio cuore, ringraziando
Iddio per l'amore e la Misericordia che mi aveva dimostrato. O Gesù,
nascondimi come Ti sei nascosto Tu sotto le specie di una bianca Ostia,
così nascondi anche me agli occhi degli uomini e nascondi specialmente
i doni che Tu benignamente mi concedi. Fa' che non riveli all'esterno
ciò che Tu operi nella mia anima. Davanti a Te, o divino Sacerdote,
sono una bianca ostia; consacrami Tu stesso e la mia trasformazione sia
nota soltanto a Te. Ogni giorno come vittima sacrificale mi presento
davanti a Te e Ti supplico di concedere la Tua Misericordia al mondo.
Mi annienterò al Tuo cospetto in silenzio e senza che alcuno mi scorga;
come una vittima per l'olocausto in un silenzio profondo arderà il mio
amore puro ed indivisibile e il profumo di quest'amore giunga ai piedi
del Tuo trono. Tu sei il Signore dei Signori, però hai una predilezione
per i cuori più piccoli e umili...
Quando entrai un momento in cappella, Gesù mi disse: «Figlia Mia,
aiutaMi a salvare un peccatore in agonia; recita per lui la coroncina
che ti ho insegnato». Quando cominciai a recitare la coroncina, vidi
quel moribondo fra atroci tormenti e lotte. Era difeso dall'angelo
custode, il quale però era come impotente di fronte alla grande miseria
di quell'anima. Una moltitudine di demoni stava in attesa di
quell'anima, ma mentre recitavo la coroncina vidi Gesù nell'aspetto in
cui è dipinto nell'immagine. I raggi che uscirono dal Cuore di Gesù
avvolsero il malato e le potenze delle tenebre fuggirono provocando
scompiglio. Il malato spirò serenamente. Quando rientrai in me compresi
che questa coroncina è importante accanto ai moribondi, essa placa
l'ira di Dio. Quando chiesi perdono a Gesù per una mia azione, che dopo
poco risultò imperfetta, Gesù mi tranquillizzò con queste parole: «
Figlia Mia, ti ricompenso per la
purezza dell'intenzione che hai avuto al momento di agire. Il Mio Cuore
ha gioito poiché sul punto di compiere l'azione hai tenuto in
considerazione il Mio amore e ciò in modo molto evidente. E adesso ne
hai ancora un vantaggio, che è l'umiliazione. Si, bambina Mia, desidero
che tu abbia sempre una grande purezza d'intenzione fin nelle tue più
piccole iniziative». Nel momento in cui presi la penna in
mano, pregai brevemente lo Spirito Santo, poi dissi: «
Gesù, benedici questa penna,
affinché tutto quello che mi ordini di scrivere sia a gloria di Dio
». E subito udii una voce: «
Si,
la benedico poiché in questo scritto c'è il sigillo dell'obbedienza
alla Superiora ed al confessore e per ciò stesso è motivo di gloria per
Me e molte anime ne ricaveranno vantaggio. Figlia Mia, voglio che tutti
i momenti liberi li impieghi a scrivere sulla Mia bontà e Misericordia.
Questo è il tuo incarico ed il tuo compito per tutta la vita, far
conoscere alle anime la grande Misericordia che ho per loro ed
esortarle alla fiducia nell'abisso della Mia Misericordia».
O mio Gesù, credo alle Tue parole e non ho più alcun dubbio a questo
riguardo, poiché in un colloquio con la Madre Superiora anch'essa mi ha
detto che dovevo scrivere di più sulla Tua Misericordia. Le sue parole
sono state in pieno accordo con la Tua richiesta. O mio Gesù, ora
comprendo che se esigi qualche cosa da un'anima, dai ai superiori
l'ispirazione di concederci la possibilità di eseguire le Tue
richieste, anche se capita che non sempre si ottenga subito. Talvolta
la nostra pazienza è messa alla prova...
+ O Amore eterno, o Gesù, che Ti sei chiuso in quest'Ostia, Celando la
Tua divina Maestà e la Tua bellezza, Lo fai, per darTi tutto alla mia
anima, E non spaventarla con la Tua immensità. O Amore eterno, o Gesù,
che Ti sei nascosto nel pane, Eterno splendore, inimmaginabile sorgente
di felicità e di gioia, Che vuoi essere il mio paradiso in terra, E lo
sei quando mi comunichi il Tuo amore divino. O Dio di grande
Misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta l'umanità grida
dall'abisso della sua miseria alla Tua Misericordia, alla Tua
compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria.
O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra.
O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra
miseria e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le
nostre forze, Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e
moltiplica incessantemente su di noi la Tua Misericordia, in modo che
possiamo adempiere fedelmente la Tua santa volontà durante tutta la
vita e nell'ora della morte. L'onnipotenza della Tua Misericordia ci
difenda dagli assalti dei nemici della nostra salvezza, in modo che
possiamo attendere con fiducia, come figli Tuoi, la Tua ultima venuta
nel giorno noto soltanto a Te. E speriamo, nonostante tutta la nostra
miseria, di ottenere tutto ciò che ci è stato promesso da Gesù, poiché
Gesù è la nostra fiducia; attraverso il Suo Cuore misericordioso, come
attraverso una porta aperta, entreremo in paradiso.
Ho notato che fin da quando sono entrata in convento, mi è stata fatta
sempre una sola critica e cioè che sono santa; tale nomignolo mi veniva
dato per burla. In principio la cosa mi dava molto fastidio, ma quando
mi sono innalzata un po' di più, non vi ho fatto più caso. Però quando
in un dato momento, a causa della mia santità, venne colpita una certa
persona, la cosa mi dispiacque molto, per il fatto che altri dovevano
avere dei dispiaceri per causa mia. Cominciai allora a lamentarmi con
Gesù perché era così ed il Signore mi rispose: “
Ti rattristi per questo?
Dopotutto lo sei. Fra non molto Io stesso io manifesterò in te e
pronunceranno la stessa parola “santa", ma ormai soltanto con amore ...
Figlia Mia, ogni volta che senti l'orologio battere le tre, ricordati
di immergerti tutta nella Mia Misericordia, adorandola ed esaltandola;
invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i
poveri peccatori, poiché fu in quell'ora che venne spalancata per ogni
anima. In quell'ora otterrai tutto per te stessa e per gli altri; in
quell'ora fu fatta grazia al mondo intero, la Misericordia vinse la
giustizia. Figlia Mia, in quell'ora cerca di fare la Via Crucis, se i
tuoi impegni lo permettono e se non puoi fare la Via Crucis, entra
almeno per un momento in cappella ed onora il Mio Cuore che nel SS.mo
Sacramento è pieno di Misericordia. E se non puoi andare in cappella,
raccogliti in preghiera almeno per un breve momento là dove ti trovi.
Voglio il culto della Mia Misericordia da ogni creatura, ma prima di
tutto da te, poiché a te ho fatto conoscere questo mistero nella
maniera più profonda.”
+ O mio Dio, quanta nostalgia mi prende oggi per Te! Nulla attrae più
il mio cuore, la terra non ha più nulla per me. O Gesù, quanto
intensamente sento questo esilio, quanto si prolunga per me! O morte,
messaggera di Dio, quando mi annuncerai quel momento tanto desiderato,
nel quale mi unirò al mio Dio per l'eternità? O mio Gesù, gli ultimi
giorni dell'esilio siano completamente conformi alla Tua santissima
volontà. Unisco le mie sofferenze, le mie amarezze e l'agonia stessa
alla tua santa Passione e mi offro per il mondo intero per impetrare
l'abbondanza della divina Misericordia alle anime e specialmente alle
anime che vivono nelle nostre case. Ho tanta fiducia e mi affido
completamente alla Tua santa volontà, che è la Misericordia stessa. La
Tua Misericordia sarà tutto per me nell'ultima ora, come Tu stesso mi
hai promesso...
+ Ti saluto Amore Eterno, o mio dolce Gesù, che ti sei degnato dimorare
nel mio cuore, Ti saluto, o Divinità gloriosa, che Ti sei degnata
umiliarTi per me ed annientarTi per amor mio fino a ridurTi ad una
tenue apparenza di pane. Ti saluto, Gesù, incorruttibile fiore di
umanità, Tu sei l'unico per la mia anima. il Tuo amore è più puro del
giglio ed il Tuo rapporto con me mi è più gradito del profumo del
giacinto. La Tua amicizia e più tenera e più delicata del profumo della
rosa e tuttavia più forte della morte. O Gesù, bellezza inconcepibile,
Tu comunichi di preferenza con le anime pure, poiché solo esse sono
capaci di eroismo e di sacrificio. O dolce e rosato Sangue di Gesù,
nobilita il mio sangue e trasformalo nel Tuo proprio Sangue. Avvenga
questo a me secondo il Tuo beneplacito. «
Sappi, figlia Mia, che fra Me e
te c'è un abisso incolmabile, che separa il Creatore dalla creatura, ma
questo abisso viene livellato dalla Mia Misericordia. T'innalzo fino a
Me, non perché abbia bisogno di te, ma unicamente per la Mia
Misericordia ti dono la grazia di unione. Dì alle anime che non pongano
ostacoli nel proprio cuore alla Mia Misericordia, la quale ha un grande
desiderio di operare in esse. La Mia Misericordia agisce in tutti i
cuori che le aprono la porta; sia il peccatore che il giusto hanno
bisogno della Mia Misericordia. La conversione e la perseveranza sono
grazie della Mia Misericordia. Le anime che tendono alla perfezione
abbiano un culto speciale per la Mia Misericordia, poiché l'abbondanza
delle grazie che concedo loro proviene dalla Mia Misericordia. Desidero
che queste anime si distinguano per una fiducia senza limiti nella Mia
Misericordia, Io stesso Mi occupo della santificazione di queste anime,
fornisco loro tutto ciò che serve per la loro santità. Le grazie della
Mia Misericordia si attingono con un solo recipiente e questo è la
fiducia. Più un'anima ha fiducia, più ottiene. Sono di grande conforto
per Me le anime che hanno una fiducia illimitata, e su tali anime
riverso tutti i tesori delle Mie grazie. Sono contento quando chiedono
molto, poiché è Mio desiderio dare molto anzi moltissimo. Mi rattrista
invece se le anime chiedono poco, comprimendo i desideri dei loro cuori».
+ Ciò che mi fa soffrire di più è incontrarmi con l'ipocrisia. Adesso
comprendo, Salvatore mio, perché hai inveito così aspramente contro i
farisei, per la loro ipocrisia. Hai trattato con maggior benevolenza
peccatori ostinati quando pentiti si rivolgevano a Te. O mio Gesù, ecco
vedo che sono passata attraverso tutti i periodi della vita con Te:
l'infanzia, la giovinezza, la vocazione, il lavoro apostolico, il
Tabor, l'Orto degli Ulivi ed ora sono ormai con Te sul Calvario. Mi
sono sottoposta spontaneamente alla crocifissione e sono già
crocifissa, benché cammini ancora per poco. Ma sono stesa in croce e
sento chiaramente che la forza mi deriva dalla Tua Croce, che sei Tu la
mia perseveranza. Sebbene abbia sentito più di una volta la voce della
tentazione che mi gridava: « Scendi dalla croce! », la potenza di Dio
mi ha sorretta. Benché abbandoni, tenebre e sofferenze di vario genere
si abbattano contro il mio cuore, una misteriosa forza divina mi
sostiene e mi rafforza. Desidero bere il calice fino all'ultima goccia.
Confido fermamente che se la tua grazia mi ha sostenuta nei momenti in
cui ero nell'Orto degli Ulivi, mi aiuterà anche adesso che sono sul
Calvario. O mio Gesù, o Maestro, unisco i miei desideri ai desideri che
Tu hai avuto sulla croce: desidero fare la Tua santa volontà; desidero
la conversione delle anime; desidero che la Tua Misericordia venga
adorata; desidero che sia affrettato il trionfo della Chiesa; desidero
che la festa della Misericordia venga celebrata in tutto il mondo;
desidero la santità per i sacerdoti; desidero che ci sia una santa
nella nostra Congregazione; desidero che ci sia uno spirito di grande
fervore in tutta la nostra Congregazione per la gloria di Dio e la
salvezza delle anime; desidero che le anime che vivono nelle nostre
case non offendano mai Dio, ma perseverino nel bene; desidero la
benedizione di Dio per i genitori e per tutta la mia famiglia; desidero
che Iddio conceda una luce particolare ai miei direttori spirituali, e
specialmente a Padre Andiasz e a Don Sopocko; desidero una benedizione
particolare per le mie superiore, sotto le quali sono stata e
soprattutto per la Madre Generale, per M. Irene e la Maestra M.
Giuseppina. O mio Gesù, adesso abbraccio il mondo intero e per esso
chiedo la Tua Misericordia.
Quando mi dirai, o Dio, che ormai basta, che si è già adempiuta
totalmente la Tua santa volontà, allora in unione con Te, o mio
Salvatore, renderò la mia anima nelle mani del Padre Celeste, piena di
fiducia nella Tua imperscrutabile Misericordia e quando mi presenterò
ai piedi del Tuo trono, intonerò il primo inno alla Tua Misericordia.
Ma non mi dimenticherò di te, povera terra, sebbene senta che
m'immergerò immediatamente tutta in Dio, come in un oceano di felicità,
ma ciò non mi potrà impedire di tornare sulla terra a dare coraggio
alle anime ed esortarle alla fiducia nella divina Misericordia. Anzi
quell'immersione in Dio mi darà una possibilità d'azione illimitata.
Mentre sto scrivendo queste cose, sento che satana digrigna i denti,
dato che non può sopportare la Misericordia di Dio e fa fracasso con
gli oggetti che sono nella mia cella. Io però sento in me una forza
così grande da parte del Signore, che non m'importa affatto che il
nemico della nostra salvezza si stia infuriando e continuo a scrivere
tranquillamente. O incomprensibile bontà di Dio che ci proteggi ad ogni
passo, sia lode incessante alla Tua Misericordia, poiché Ti sei
affratellato non con gli angeli, ma con gli uomini. Questo è un
miracolo dell'insondabile mistero della Tua Misericordia. La nostra
fiducia sta tutta in Te, nostro fratello primogenito, Gesù Cristo, vero
Dio e vero uomo. Il cuore mi freme dalla gioia vedendo quanto è buono
Dio con noi uomini così miseri ed ingrati, ed a prova del suo amore ci
dà un dono inconcepibile, cioè Se stesso nella persona del Figlio Suo.
Questo mistero d'amore non riusciremo a scandagliarlo in tutta
l'eternità. O umanità, perché pensi così poco al fatto che Dio è
veramente in mezzo a noi? O Agnello di Dio, non so che cosa ammirare
prima in Te, se la mitezza, il nascondimento e l'annientamento per
amore dell'uomo oppure il miracolo incessante della Tua Misericordia
che trasforma le anime e le risuscita alla vita eterna.
Benché Tu sia così nascosto, la Tua onnipotenza si manifesta qui
maggiormente che nella creazione dell'uomo; sebbene l’onnipotenza della
Tua Misericordia operi per giustificare i peccatori, tuttavia il Tuo
operare è tanto silenzioso e nascosto. Visione della Madonna. Vidi la
Madonna in un grande splendore, con una veste bianca, una cintura d'oro
e piccole stelle anch'esse d'oro su tutta la veste e le maniche a
triangolo guarnite d'oro. Aveva un manto azzurro gettato leggermente
sulle spalle, in capo aveva un velo leggero trasparente, i capelli
sciolti, sistemati splendidamente ed una corona d'oro che terminava con
piccole croci. Sul braccio sinistro teneva il Bambino Gesù. Una Madonna
così non l'avevo ancora vista. Ad un tratto mi guardò amabilmente e
disse: «
Sono la Madonna
dei sacerdoti ». Poi depose a terra Gesù ed alzò la mano
destra verso il cielo e disse: «O Dio, benedici la Polonia, benedici i
sacerdoti». E di nuovo rivolta verso di me disse: «
Racconta ai sacerdoti quello che
hai visto». Decisi fra di me che alla prima occasione in
cui avessi incontrato il Padre, gliel'avrei detto, ma io stessa non
sono riuscita a capir nulla di questa visione. O mio Gesù, Tu vedi
quanta riconoscenza ho per Don Sopocko, che ha portato tanto avanti la
Tua opera. Quell'anima così umile ha saputo resistere a tutte le
tempeste e non si è scoraggiata per le contrarietà, ma ha corrisposto
fedelmente alla chiamata divina.
+ Una volta il servizio presso le ammalate toccò ad una suora così
negligente nel servirle, che bisognava veramente mortificarsi parecchio
per sopportarla. Un giorno avevo deciso di parlarne con le superiore,
ma udii una voce nell'anima: «
Sopporta
pazientemente; ne parlerà qualcun’altra». Tuttavia il
servizio continuò così per tutto il mese. Quando riuscii a scendere un
po' in refettorio ed in ricreazione, udii all'improvviso nell'anima
queste parole: «
Ora altre
suore parleranno della negligenza nel servizio di quella religiosa, ma
tu taci e non prendere la parola su questo argomento». In
quel momento cominciò una discussione abbastanza aspra contro quella
suora ed essa non riuscì a trovare nulla a sua discolpa, mentre tutte
le suore ripetevano in coro: « Si corregga, sorella, ed impari a
servire meglio le ammalate ». Ho conosciuto così che talvolta Gesù non
desidera che noi diciamo qualche cosa di nostra iniziativa. Egli ha i
suoi mezzi e sa quando è il caso di parlare. Oggi ho udito queste
parole: «
Nell'Antico
Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te
a tutta l'umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l'umanità
sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore
misericordioso. Faccio uso dei castighi solo quando essi stessi Mi
costringono a questo; la Mia mano afferra malvolentieri la spada della
giustizia. Prima del giorno della giustizia mando il giorno della
Misericordia ». Ho risposto: «
O mio Gesù, parla Tu stesso alle
anime, poiché le mie parole non hanno importanza ».
+ G.M.G. L’ANIMA ATTENDE
LA VENUTA DEL SIGNORE. Non so, Signore, a che ora verrai,
Perciò vigilo continuamente e sto in ascolto, Come sposa da Te
prescelta; Poiché so che Ti piace giungere non visto, Ma un cuore puro,
Signore, Ti sente da lontano. Ti attendo, Signore, nella quiete e nel
silenzio, Con una grande nostalgia nel cuore, Con un desiderio
insopprimibile. Sento che il mio amore per Te diventa un fuoco E come
una fiamma, alla fine della vita, s'innalza verso il cielo. Allora si
realizzeranno tutti i miei desideri. Vieni ormai, mio dolcissimo
Signore, E porta il mio cuore assetato, Là con Te nelle regioni eccelse
dei cieli, Dove dura in eterno la Tua vita. La vita sulla terra è
un'agonia continua, Mentre il mio cuore sente d'esser creato per grandi
altezze E non l'attirano i bassipiani di questa vita, Poiché la mia
patria è il cielo. Questa è la mia fede incrollabile.
FINE DEL QUINTO QUADERNO