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GESÙ, UN BAMBINO HA IL PADRE CARCERATO! GESÙ, UN BAMBINO HA IL PADRE CARCERATO!

AMICO - Oggi, o Gesù, l'angioletto mio, quando ho saputo che un mio compagno ha il papà in prigione, mi ha subito ricordato di te prigioniero dei nostri tabernacoli; e poi quello che tu hai detto: "Ero prigioniero e voi mi avete visitato". Io non so che cosa ha fatto quel papà... però essere carcerato deve essere una cosa terribile, perché non ti puoi muovere mai da quel posto, devi mangiare quello che ti danno, sempre; ci sono le grate chiuse a chiave, in compagnia sempre di compagni poco raccomandabili... E’ veramente brutto!
È brutto anche per quel bambino, perché tutti lo guardano come se anche lui fosse un delinquente. Mi fa tristezza tutto questo!

GESÙ - Chi è carcerato che io non sia con lui? Vedi, amico sensibilissimo, non c'è situazione umana che io non abbia voluto condividere, perché ognuno che voglia, possa sentirmi al suo fianco, a condividere la sua stessa sorte.
La giustizia umana segue le sue leggi e tende più a punire che a correggere la miseria umana che si manifesta, a volte, in forme gravi e che possono avere il suo mistero nel cuore dell'uomo.
Gli uomini giudicano secondo le apparenze, ma io giudico secondo il cuore di ciascuno.
A voi ho chiesto di essere misericordiosi come misericordioso è verso di voi il Padre vostro, che è nei cieli.
Cerca di essere vicino a quel tuo compagno, senza giudicare niente e senza nemmeno curiosare sui fatti segreti della sua famiglia, occorre sempre molta delicatezza, e quando ti sarà possibile, da grande, ricordati di andare a trovare i carcerati, perché è un'opera di misericordia a me tanto cara.
Stando vicino alla mia prigione d'amore, imparerai ad avere nel cuore tutte le forme della sofferenza umana, in ogni manifestazione, anche nelle forme più discriminanti di emarginazione.
La mia delizia è stare con gli uomini ed ho scelto di lasciare le novantanove pecorelle, che sonò i giusti del Cielo, per rimanere sempre alla ricerca della pecorella più sperduta, più abbandonata, più ferita, ed essere pronto ad accorrere al primo belato.
Rimani sempre con me ed imparerai ad amare, senza mai giudicare nessuno.

AMICO – E’ vero, Gesù, stando con te si diventa buoni.
È proprio vero: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei'. Io voglio stare con te, o Gesù, e diventare buono come te, perché nel mondo c'è tanto bisogno di bontà, di misericordia, di comprensione. Sai che cosa ho notato, Gesù? Una cosa strana: se ascolti i consigli della gente, specie dei grandi, poco alla volta ti trovi ad essere un delinquente: "devi arrangiarti! Devi essere furbo! Devi difenderti e spaccargli il muso!"... etc., etc., e poi, quando lo fai davvero, ti mettono in galera e ti riempiono le pagine dei giornali ... Ma sono pazzi questi adulti!
Solo tu, Gesù, mi dai consigli buoni, mi dici di non fare peccati, di non fare cose scostumate, di non fare del male a nessuno che, se poi sbagliano, non solo non fai baccano e suoni la tromba ai quattro venti, ma ci perdoni settanta volte sette, cioè sempre! Tu sì che sei una cannonata, o Gesù.
Forse, Gesù, ti ho già detto che mi fa un po' paura diventare grande. Non mî piacciono certi grandi, sono troppo prepotenti e scostumati... Chissà quelli che sono in galera, allora!
È meglio non pensarci e affidarsi totalmente a te. Voglio essere il tuo prigioniero, ti piace questa idea, Gesù? Prigioniero della tua amicizia che mi 'ascia sempre libero, ma che mi guida seriamente verso un crescere in sapienza e in grazia, diventando per me: VIA, VERITA, VITA.
Donami, Gesù, un cuore grande come il tuo, mite ed umile, che nessuno giudica e che tutti accoglie per imprigionarli, come me nella tua prigione, che è il massimo di libertà.
Ti abbraccio forte forte, come se tosse una catena, e tu tienimi vincolato a te, come se avessi le manette ai tuoi polsi, piagate per tuo amore!
(Raccomanda u Gestì tutte quelle persone che ti pure non raduno molto bene, come modelli di vita...). Mammina mia, voglio essere anche tuo prigioniero: aiutami a vedere il mondo attraverso le inferriate della tua ardente carità verso tutti gli uomini.
Ti raccomando quel mio compagno e il suo papà e tutti i carcerati del mondo. Se ti sentiranno nel cuore, se ameranno Gesù, si sentiranno meno soli e più liberi.